Grande successo anche quest’anno per il Salone del gusto di Torino, con una grande novità: gli organizzatori di Slow Food hanno deciso di fondere insieme “Terra Madre” con il Salone del gusto per rendere più pratico ed accessibile a tutti i visitatori, sempre più numerosi, il percorso per questo appuntamento con i cibi e la gastronomia sia nazionali che esteri. Una bella scommessa, nata nel 1996 con la prima edizione del Salone del gusto e rafforzata poi, nel 2004, con Terra Madre, per dare la possibilità a coltivatori e produttori di incontrarsi, confrontarsi e trovare soluzioni per chi lavora ogni santo giorno la terra e ne trasforma il prodotto naturale in cibo e cultura,ed allo stesso tempo per coinvolgere e sensibilizzare il consumatore finale, sul nutrimento derivante dai prodotti stessi, nell’imprescindibile rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema.
All’interno del salone sono molte le iniziative che coinvolgono direttamente i visitatori, dalle numerose conferenze, ai laboratori del gusto, alle degustazioni negli stand, con un occhio particolare al contenimento dei prezzi, visto il delicato periodo di crisi economica, senza però rinunciare al gusto ed alla genuinità dei prodotti: obiettivo di Slow Food è educare i consumatori a capire come i cibi cambiano il nostro modo di alimentarci e le varie differenze di cultura dell’alimentazione mondiale.
L’affascinante percorso che si può seguire all’interno del salone è un po’ come un luna park dei cibi, con tanto di addobbi folcloristici che caratterizzano ogni regione; dalle Alpi alle isole, negli stand del salone si trovano assaggi per tutti i gusti ed i palati più esigenti, dai numerosi formaggi sardi di Picciau (pecorino sardo), al caciocavallo di Cimina (Calabria), al famoso formaggio dell’azienda Recco di Latina, alla toma del Gran Paradiso dell’azienda agricola “Ceresa Aurelio”; per i tanti golosi non mancano i salumi davvero gustosi provenienti da tutta Italia, solo per citarne alcuni : le specialità di Grisciano salumi, il maiale nero Reatino (del Gran Sasso), le specialità della macelleria Fabbrini Carlo ( Terre di Valdarno ), i gustosi sapori di Tommaso salumi ( Faicchio Bn.), la mortadella della ditta Negrini di Cento, e tanti ancora.
Il viaggio continua passando ai piatti caldi, come la prelibata zuppa di farro biologico di Garfagnana Coop, un ottimo cacciucco tipico Livornese, agnolotti e ravioli, ed ancora un buon risotto da accompagnare con pregiati vini rossi e bianchi offerti dall’azienda Cavalier Pepe, per poi concludere con un buon assaggio dei liquori artigianali prodotti dalla ditta San Martino. Non mancano ovviamente i dolci, da quelli alle mandorle, al cioccolato extrafondente, ai prodotti tipici ciociari dell’azienda “Dolce e Salato”.
Si può certamente affermare che l’andare in visita al Salone del gusto ci permette di gustare un menù completo, dall’antipasto al dolce, immersi in un atmosfera magica che fa sì che il visitatore possa, in modo reale, viaggiare attraverso le tante regioni del nostro territorio, divertendosi ad avvicinare i gusti di tante diverse culture. Per chi poi lo desidera, tantissimi sono anche gli stand provenienti da ogni parte del mondo, Asia, India, Africa, con le loro tante spezie, piatti esotici e ricette afrodisiache.
Insomma Slow Food e Terra Madre uniti insieme per far conoscere a tutti noi l’importanza del cibo nel mondo e per provare a cambiare le cose in modo che davvero tutti possano alimentarsi in maniera più sana e corretta, senza sprechi o speculazione alcuna: una possibilità che può concretizzarsi con l’impegno comune di tutti noi nel rispettare l’ambiente e la terra sulla quale viviamo, la nostra Terra Madre. |