Monastir, in arabo letteralmente المـنسـتير, è una città della Tunisia a circa 160 km da Tunisi. C’è un senso di magia nel giungere in questa cittadina magrebina, con la sua atmosfera di un passato che sembra non voler lasciare spazio alla globalizzazione moderna, immersa nei suoi mercatini, il souk, la medina, la moschea, il Ribat famoso monastero-fortezza, fondato nel 180 d.C., a cui si deve il suo nome. A Monastir è nato il primo presidente della Tunisia, Habib Bourguiba, al quale è dedicata una moderna grandiosa moschea, completata nel 1968.
Ci si sente come bambini girando per le stradine della medina, osservando le tante meraviglie che vengono offerte da questi abili commercianti, che adottano una tecnica gentile e persuasiva con il turista; non si può fare a meno di acquistare, anche solo un piccolo oggetto, dopo aver contrattato con loro; da subito si è affascinati dalle tante spezie, dall’intenso profumo orientale, come zafferano, pepe, cumino, curry, tè alla menta e molte ancora per poi passare alle meravigliose ceramiche, i tappeti artigianali fatti a mano con ricami e forme geometriche, dalle abili donne tunisine.
Passeggiando sul lungomare, si arriva alla Marina, zona turistica dove si trovano ormeggiate barche di turisti e di pescatori e dove si affacciano tanti negozietti per lo shopping.
E’ importante anche ricordare l’università di Monastir, fondata nel 2004, che comprende numerose facoltà tra cui medicina e scienze economiche gestionali.
A nord di Monastir, si è sviluppata la zona balneare di Skanes, ove sono sorti numerosi alberghi e resort che sono in grado di offrire ogni comfort per il turista più esigente. Oltre al turismo, le attività economiche della cittadina sono le industrie tessili per il trattamento della lana, la produzione di sale, sapone e olio d'oliva.
Arrivare a Monastir è molto semplice e comodo: il suo aereoporto internazionale Habib Bourguiba accoglie migliaia di turisti all’anno che arrivano da ogni parte del mondo per godersi il mare e le meravigliose spiagge con la sabbia bianca e sottile come farina; gli appassionati di sport possono praticare sci nautico, canoa, diving e windsurf e le immancabili passeggiate a cavallo al tramonto lungo il mare.
Non è da meno la vicina Susa, in arabo سوسة, in francese Sousse, terza città del paese per popolazione (dopo Tunisi e Sfax) con i suoi 220.000 abitanti. La “bella Sousse”, nota anche per il suo porto e ed il suo centro storico di carattere tipicamente islamico, nel 1988 la sua medina è stata inserita tra i patrimoni dell’umanità UNESCU.
Con l’aiuto della nostra guida Raduan, un tunisino doc, abbiamo l’occasione di ammirare la lavorazione a mano dei bellissimi tappeti, dagli innumerevoli disegni e colori cangianti, di acquistare qualche “souvenir”, scegliendo tra le borse e i portafogli in pelle di cammello, i tantissimi bracciali e collane d’argento berbero, lavorati a mano e con inciso il nostro nome, le ampolline di profumi inebrianti, i piatti e le ciotole di ceramica coloratissima. Poi un giro nel centro storico per ammirare la chiesa di San Felice, l’unica chiesa cristiana, ed una visita alla grande Moschea, sorta sul luogo di un qal‘a, che significa “fortezza”, per dare lustro alla città ed alla sua popolazione musulmana, oltre che aumentarne la difesa strategica.
La visita si conclude al tramonto, seduti al caffè della piazza centrale della Medina, gustando il caratteristico tè alla menta, deliziati dal profumo di fiori omaggiati dai venditori di “fiori di gelsomino”, come è antica usanza di questo splendido e gentile paese del Mediterraneo.
M.C.
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