In una di quelle tante banali sere d’inverno freddo, sto lavorando al mio pc, quando mi arriva una telefonata che già percepisco strana: è una voce forte, decisa, determinata che mi dice: “Mi chiamo Luciano Cerroni, sono un operatore di viaggi ed organizzo dei pellegrinaggi a Medjugorie; sei stato invitato dal nostro Tour Operator Evolution Travel per realizzare il tuo reportage redazionale sul pellegrinaggio a Medjugorje”.
Ho sentito i brividi lungo la schiena e per qualche istante sono rimasto senza parole, capivo che era un invito ben preciso, al di là di un semplice viaggio turistico; e senza neanche pensarci ho subito detto sì, va bene, cosa devo fare?
Il resto è qui raccontato per tutti coloro che, seguono il loro istinto, ascoltano la loro voce interna, ma soprattutto hanno fede e il coraggio di voler andare nel profondo di se stessi.
Il ritrovo per il nostro gruppo di pellegrini, che arrivano da Lazio,Campania, Molise, Sardegna, ma anche città come Torino e Milano, è al porto di Ancona; qui incontriamo il Sig. Luciano Cerroni, con la responsabile amministrativa di Evolution Travel, Betina Griggio, che mi racconta dell’enorme successo di questi pellegrinaggi religiosi e di come, da oltre dodici anni, diversi collaboratori sparsi in tutto il territorio nazionale, organizzano e vendono viaggi-pellegrinaggi on line, con dei prezzi davvero interessanti per qualità, servizi, assistenza nel viaggio, tutto quello di cui necessita il cliente.
Presso la biglietteria della compagnia Blu Line Ferries, compagnia Panamense che fa la tratta Ancona-Spalato (Croazia), ci accoglie gentilmente il responsabile dell’agenzia, Sig. Oliviero Mugnai, che gestisce un flusso di duecentomila passeggeri all’anno, per imbarcarci alla volta di Spalato; la durata del viaggio è di circa 10 ore, a bordo di questi gradevoli traghetti dove non mancano i confort necessari.
Il sorgere del sole ci dà il benvenuto a Spalato, dove ci attende il nostro bus per portarci alla destinazione finale. Quando arriviamo a Medjugorje sito nella Bosnia- Erzegovina , (significa letteralmente “tra i monti”), la nostra prima sosta è alla statua del Cristo Risorto, realizzata nel 1998 per i fedeli,che si fermano ad adorarla pregando. E’ sorprendente scoprire che dalla parte superiore della gamba destra del Cristo sgorga continuamente una goccia di liquido trasparente e inodore.
Arriviamo a casa di Mirjana la “veggente”, un vero privilegio per noi pellegrini: lei ci accoglie con un magnifico sorriso ed uno sguardo celeste pieno di luce, saremo suoi ospiti, in questi giorni, nelle calde ed accoglienti stanze della sua casa-pensione; Mirjana ci delizierà con la sua buona cucina, e nei giorni a seguire con i suoi racconti sulle apparizioni della Vergine.
Già immersi nell’atmosfera del Divino, in una giornata dal clima primaverile,
sotto un limpido cielo azzurro,con un sole caldo che ci accoglie, cominciamo a salire sulla collina dell’apparizione (il monte PODBORDO), guidati da padre Tommaso, nostra guida spirituale, che invita tutti noi alla preghiera, mentre si ha la netta sensazione che il tempo si sia fermato o meglio ancora sia un tempo quasi indeterminato, eterno come lo descrive qualcuno del nostro gruppo, e dove ognuno di noi, fin dalle prime ore dell’ arrivo a Madjugorje, ha la possibilità di cambiare, di vedere le cose sotto una luce diversa, di non essere soli; con forza e coraggio si affronta il cammino per arrivare alla messa nella chiesa di San Giacomo, dove si trovano numerosi confessionali, in diverse lingue, per i pellegrini che giungono da tutto il mondo.
Una nuova giornata ci attende. Io ed il gruppo, con la guida del nostro Luciano, siamo pronti per la via Crucis sul monte Kricevac, conosciuto anche come Monte della Croce, alto circa 520 mt.; sulla sua vetta è posta una croce, voluta dagli abitanti nel 1933, in occasione del 1900° anniversario della nascita di Gesù.
Scalando questo monte dalla terra rossa, innevato, ci si abbandona a una quiete dell’animo, che ci accompagna per tutto il tempo fino all’arrivo in cima, donandoci il senso di pace e l’amore di Dio, con grande gioia per aver compiuto la via crucis, lasciandoci alle spalle tutto il peso delle miserie e delle sofferenze della natura umana.
Attesissimo poi l’appuntamento con le dichiarazioni pubbliche della veggente Mirjana Dragicevic- Soldo, in conferenza nella sua abitazione, in compagnia di Padre Tommaso e di Luciano; ci accoglie tutti con spontanea gentilezza e pace nel cuore, ci offre la sua testimonianza della prima apparizione da lei vissuta, insieme agli altri cinque veggenti, il 24 giugno 1981: era una giornata d’estate, i 6 giovani parrocchiani, 4 ragazze e 2 ragazzi, stavano passeggiando in una zona detta Podbordo (sul monte Crnica); Mirjana e Ivanka Ivankovic- Elez, come due ragazzine di 14 anni, volevano stare un po’ per conto loro, così si sono allontanate dal gruppo; ad un tratto videro una strana luce ed apparve loro una donna bellissima con un bambino in braccio, senza dire loro nulla.
Mirjana confusa era piena di emozioni, paura, gioia, stupore, “ non sapevo se ero viva o morta, pensavo “ma cosa ho visto? la Madonna ha altro da pensare….”
Nei giorni seguenti, tutti e sei i ragazzi decisero di andare insieme sulla collina:
ad un tratto videro una forte luce ed apparve loro questa donna molto bella, radiosa, sorridente, ma senza bambino tra le braccia; con un cenno li invitava
a pregare dicendo loro: figli miei non abbiate paura, io sono la Regina della pace.
Da quel momento, in quel luogo, la collina dell’apparizione (Croce blu), appare ai sei veggenti la Beata Vergine Maria, donando loro i dieci segreti da custodire, affidando a ciascuno delle missioni e preghiere ben precise : Mirjana Dragicevic-Soldo, nata a Sarajevo il 18 marzo 1965, ha il compito di pregare per i non credenti, quelli che non conoscono l’amore di Dio; sente la voce della Vergine e qualche volta la vede; Vicka Ivankovic-Mijatovic, nata il 3 settembre 1964 a Bijakovici, ha il compito di pregare per i malati, la Madonna le chiede questo tutti i giorni.
Marija Pavlovic-Lunetti è nata il 1.4.1965 a Bijakovici,continua tuttora ad avere apparizioni quotidiane ed ha il compito di pregare per tutte le anime del purgatorio; a Iakov Colo, nato il 6.3.1971 a Sarajevo, la Vergine ha affidato il compito di pregare per i malati; la Madonna gli appare ogni anno il giorno di Natale, il 25 dicembre.
Al veggente Ivan Dragicevic, nato il 25.5.1965 a Bijakovici, la Vergine ha affitato la missione di pregare per i giovani, ed i sacerdoti affinché aiutino tutte la anime alla conversione.
Infine la veggente Ivanka Ivankovic- Elez, nata il 21.6.1966 a Bijakovici, la Vergine Maria disse che per tutta la sua vita avrebbe avuto un apparizione all’anno nel giorno del 25 giugno; Ivanka prega per le famiglie.
Va sottolineato con grande importanza che solo la veggente Mirjana è a conoscenza di tutti e dieci i segreti, sa cosa sono, quando e dove si realizzeranno, ed ha il compito di comunicarlo, al momento giusto, ad un sacerdote da lei prescelto, un francescano, padre Peater Ljubicic; i due faranno una settimana di preghiera e digiuno, poi il sacerdote Padre Pater dovrà darne notizia al mondo intero, tre giorni prima che si verifichino: lo scopo di Maria Vergine è di salvare tutti con l’invito a conoscere l’amore e consegnare il cuore a suo figlio Gesù.
La veggente Mirjana non parla mai dei segreti, ma dice : “ La Madonna raccomanda di pregare molto e di non parlare dei segreti, di confidare in lei e Dio padre senza aver paura alcuna.”
Il nostro pellegrinaggio prosegue con la visita alla comunità di suor Cornelia: è davvero un onore incontrare questa suora coraggiosa e vitale e sentire le sue dolci parole, di conforto e speranza; la sua forza si basa su amore, fede, preghiera e provvidenza, il resto viene da sé…
“ LA FAMIGLIA DAI CUORI FERITI” è una missione fondata nel 1991durante la guerra dei Balcani per accogliere i tanti invalidi, orfani e vedove,offrendo loro una casa famiglia; oggi questa missione continua ospitando 110 bambini e circa una cinquantina di anziani abbandonati; suor Cornelia racconta che questo era il volere di sua sorella ora scomparsa, ispirata dall’amore Divino, per accogliere questi bambini oltraggiati da un feroce conflitto bellico e dare loro un futuro per crescere, studiare, lavorare e formarsi una famiglia.
Centinaia di persone di ogni nazionalità attendono in chiesa l’arrivo di Vicka la veggente, una vera forza della natura; con il suo carisma, una forte luce profonda nei suoi occhi, invita tutti i presenti alla preghiera, ad onorare la Madonna, aprire il cuore e non stancarsi mai di pregare, così come ci si prende cura di un fiore che ogni giorno va innaffiato, così ci si deve prendere cura dell’anima traverso la preghiera, quindi convertirsi, aprire il cuore, lasciarsi guidare.
Nel profondo silenzio Vicka benedice tutti i presenti ed infine si lascia abbracciare e baciare dai fedeli; in fondo, ognuno vede in lei una speranza, un affetto caro scomparso, delle domande da porre e molto ancora.
Anch’io aspetto il mio turno, così, nel mio privato, ho l’onore di poterle rivolgere qualche domanda non tanto come giornalista ma come pellegrino di fede; lei, con i suoi occhi pieni di luce, mi sorride; le domando “come si può vivere il nostro paradiso qui in questa terra, prima di arrivare in un altro luogo?”
La risposta è molto semplice: la Madonna dice che bisogna vivere di cose molto semplici, senza forzare nulla nel quotidiano,nella famiglia, nel lavoro, nella vita di tutti i giorni, questo è gia il paradiso; allo stesso modo le porgo la domanda: “cosa è meglio fare per non vivere un inferno in terra?”
Mi risponde che l’inferno lo creiamo noi, ad esempio con l’accanimento per troppo lavoro, trascurando i veri valori, oppure il possesso del denaro, l’uso di alcool, droghe,ecc…
Vicka ci tiene a ricordarci che Dio non manda nessuno all’inferno, ma ci puoi finire solo per tua volontà. Alla fine Vicka, con grande gioia, dà a tutti noi la sua benedizione.
La nostra visita prosegue alla comunità “ FIGLI DEL DIVINO”, nata nel 1993 come gruppo di preghiera, comunità mista di una ventina di membri tra sorelle e fratelli, che accolgono i pellegrini in visita presso la loro struttura, fra canti e lodi al Signore; suor Bernarda, accompagnata da suor Ida alla chitarra,ci delizia con un concerto di una dolce e allegra musica, per aiutare tutte le anime alla conversione.
La comunità vive di lavoro artigianale, cioè la produzione di cd musicali, e di qualche spontanea donazione di privati; presiedono i concerti Melinda e Rolando, le due voci più famose di questa comunità.
Dunque, siamo alla fine del nostro pellegrinaggio,il nostro amico Luciano ci regala una tappa fuori programma: una visita alla chiesa di Thialjna, dove si trova una bellissima statua della Beata Vergine Maria molto venerata dai pellegrini di tutto il mondo.Qui possiamo assistere alla Messa celebrata dal nostro padre Tommaso.
Quindi facciamo ritorno al porto di Spalato dove ci imbarchiamo per Ancona; il nostro umore è diverso, noi tutti siamo cambiati, si percepisce in noi uno strano ottimismo, positività una voglia di raccontare agli altri le forti emozioni, esperienze quasi fossimo tutti in comunione: proprio questa deve essere l’esperienza del viaggio a Medjugorje, testimoniare con forte fede quello che si è vissuto, sentito,percepito, gli uni con gli altri, semplicemente essere in accordo con atteggiamento cristiano.
Chi è stato a Madjugorje, al suo rientro a casa e alla vita di tutti i giorni, sente il bisogno di testimoniare come un apostolo, con gli amici, i familiari, nel lavoro, quello che ha vissuto e provato, il senso di pace la serenità la gioia, l’importanza di riconciliarsi con Dio e con gli uomini.
Come giustamente dice la nostra guida spirituale Padre Tommaso: “ Non bisogna andare a Madjugorje aspettandosi di vedere il miracolo, le apparizioni o chissà cosa, ma avere uno spirito di riflessione e conversione nel cercare la propia serenità.
Arriviamo al porto di Ancona, è mattino presto, un’altra gradevole sorpresa ci aspetta: il nostro Luciano ci porta in visita alla Basilica della Santa Casa che si trova a Loreto, nota cittadina di pellegrinaggio Mariano, dove i cattolici di tutto il mondo rendono omaggio ai resti della Santa casa di Nazaret dove visse Gesù, uno dei santuari più visitati al mondo per la devozione alla Vergine Maria.
Termina così la mia avventura spirituale, o meglio, forse, è appena cominciata. Tutto questo è stato possibile grazie alla gentile collaborazione del tour operator EvolutionTravel; un particolare ringraziamento alla signora Betina Griggio, al signor Giorgio Quattrini per la sua cortese disponibilità, al nostro autista Gerardo. Un grazie dal profondo del cuore a Luciano Cerroni, titolare dell’agenzia “Luce viaggi”, un ciociaro verace, un vero amico che mi ha guidato in questa avventura con lo spirito Cristiano, con la verità di chi ama il suo lavoro, lo svolge bene e in modo onesto, lo mette al servizio della collettività, si spinge con generosità verso i pellegrini andando oltre il programma del viaggio, con la giusta sensibilità e professionalità nell’ affrontare un argomento così delicato e profondo come la fede e testimonianza in un luogo Mariano per eccellenza come Medjugorje.
Pertanto mi sento di poter dire che, al rientro a casa dopo questo fantastico viaggio, la mia riflessione sarà il silenzio su quello che ho sentito dentro, per poi, in piena consapevolezza e coscienza, trasmettere questa esperienza agli altri che vorranno farne parte. Un sincero grazie a tutti.
(*) I contenuti di questo articolo sono tratti dalle vive testimonianze dei veggenti e da siti Internet tematici. |