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Periodico bimestrale - Anno 2018 - n°18
 
“UN  GRANDE OMAGGIO AL MIO AMICO LEROY“

 


 

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In un lontano pomeriggio del  2000 ero in giro per le strade dello shopping nella bellissima città di Milano, un città che amo molto, che mi  ha dato tanto, ed è per questo motivo che voglio dedicare questa testimonianza alla memoria del mio amico Gene Anthony Ray, in arte Leroy Johnson, grande ballerino ed attore, che divenne famosissimo  grazie alla serie tv americana “Fame”, in Italia “Saranno famosi”.
A distanza di 15 anni dalla sua scomparsa, voglio raccontarvi come ho conosciuto questa bellissima persona dal carattere gentile e solare, sempre con il sorriso  sulle labbra.
Come accennavo, era un pomeriggio di fine estate, mi trovavo in San Babila, c’era tanta gente che camminava in giro per le strade per lo shopping ed altro; a un certo punto mi trovo davanti questo ragazzo alto, longilineo, vestito in modo sportivo eccentrico, subito mi fermo e dico “che sorpresa, tu sei Leroy, il famoso attore! da  ragazzino ti vedevo sempre in televisione“: mi guarda con i suoi occhi scuri e mi dice:  “ma quanti anni pensi che io abbia? Sono anch’io un ragazzo, non sono poi così vecchio!”. Comincia così il nostro incontro, prendiamo un caffè in un bar della zona,  ai primi momenti è un pochino distante, forse un po’ sospettoso, mi studia e cerca di capire se può fidarsi di me; poi  dice “You are a good man”  e comincia a raccontarmi del suo passato di gloria, dopo essere stato scelto per la nota serie Fame, che ha spopolato in tutto il mondo.
Non mi sembra vero: gli racconto di quando ero ragazzo, negli anni ottanta, che lo  seguivo con entusiasmo in televisione, era arrivata  da pochi anni la tv a colori, pensate che salto nel futuro poterci parlare, bere insieme un  buon bicchiere di vino e poi, vista la natura del mio lavoro di fotografo – giornalista, gli chiedo gentilmente se lo posso fotografare, fare un reportage con lui nella città di Milano, e lui accetta di buon  umore, posa per me, gira per le strade, parla con la gente e firma autografi; lo riconoscono tutti, dalle signore “di una certa età”, che lo adorano, fino ai bambini. Passiamo insieme una bella giornata, ci scambiamo i numeri di telefono, con la promessa che andremo insieme  a fare un bel tour per Milano, per fargli scoprire i luoghi più nascosti della città e per assaggiare il famoso risotto alla Milanese,  accompagnato da un ottimo vino. Leroy è stato un buon compagno di bevute, ho un ricordo meraviglioso di lui, dei suoi racconti  di quando era a New York, sua città natale, dove ha studiato danza e recitazione con grande passione e  immensi sacrifici; poi è arrivato il successo che, come spesso accade, porta tante cose gradevoli, ma anche tanti pericoli, legati soprattutto a personaggi non proprio raccomandabili, dai quali bisognerebbe stare alla larga.
In  questo mio racconto non voglio parlare della vita privata di Leroy, né tanto meno dei suoi problemi legati all’abuso di alcolici, quello che voglio condividere è  la sua solarità, la bellezza che portava dentro di sé e che trasmetteva agli altri con grande calore; era diventato un vero esperto di emozioni umane, riconosceva benissimo chi lo stimava e lo rispettava, e  di istinto allontanava le persone che volevano in qualche modo approfittare della sua generosità; da parte mia posso dire che ho vissuto con lui delle ore piene di emozioni e l’energia che mi ha trasmesso la vivo ancora oggi, a distanza di più di 15 anni, in un mondo così cambiato da internet e dai social, che tanto danno ma anche tanto si prendono, e con gli interessi e lo dico in special  modo nell’ambito dei rapporti umani. Voglio concludere dicendo grazie amico mio Leroy Johnson, ti ricorderò sempre e spero con questa mia breve testimonianza aiuti chi legge a ricordare con affetto questo artista, che  ha fatto sognare più generazioni, nel mondo degli anni ottanta, quando le cose andavano in modo diverso,  oserei  dire  davvero meglio di oggi. Ti vogliamo tutti bene e, come usano dire gli Americani, “I love you, Leroy!”.

 


Allego  informazioni su Leroy da fonte:  Wikipedia:


Gene Anthony Ray (New York24 maggio 1962 – New York14 novembre 2003) è stato un attore e ballerino statunitense, popolare per aver interpretato Leroy Johnson nel film del 1980 Saranno famosi e l'adattamento televisivo, dal 1982 al 1987

Nato a HarlemNew York, frequentò la New York High School of the Performing Arts, ispirazione per il film Fame (Saranno Famosi), ma fu allontanato dopo solo un anno. «Questa scuola è troppo disciplinata per il suo carattere selvaggio»: disse sua madre
Ray studiò danza alla Julia Richman High School, dove fece l'audizione per Saranno Famosi, con come supervisore il coreografo Louis Falco. Egli vinse grazie al suo immenso talento, scevro di una buona formazione accademica.
A dispetto del successo del film, l'adattamento televisivo di Fame della NBC durò solo un anno prima di essere cancellato. Lo show fu ripreso dalla MGM Television dal 1983 al 1987. Ray apparve inoltre nel film Out Of Sync(1995) diretto dalla sua collega di "Saranno Famosi", Debbie Allen, e la commedia del 1996 con Whoopi GoldbergEddie. Nel 1990 ha partecipato al programma di Raffaella Carrà Raffaella...e saranno famosi con cui ha ballato. Tra il 1995 e il 2000 ha vissuto in Italia, spesso in condizioni difficili,   principalmente nella provincia di Milano ,  ha partecipato al "Maurizio Costanzo Show",  Gene ha confessato di avere avuto problemi con alcol e droghe e di avere smesso per sempre.  Muore il 14 novembre 2003 per un infarto cerebrale.

 

“A HUGE HOMAGE TO MY FRIEND LEROY“


 On a distant afternoon in 2000 I was walking around the shopping district of the most beautiful city, Milano, a city that I love very much, which has given me so much, and is for this reason that I want to dedicate this testament to the memory of my friend Gene Anthony Ray, AKA Leroy Johnson, a great dancer and actor, who became very famous thanks to the American TV series “Fame” in Italy “Seranno famosi” (they will be famous). At the distance of 15 years of his passing, I want to recount how I got to know this beautiful person with a refined and radiant personality, always with a smile on his lips. As I outlined, it was (during) an afternoon of a fine summer, (that) I found myself in San Babila. There were certain people who used to walk around the streets for shopping and other things; at a certain point I find myself in front of this tall boy, slender, dressed in an eccentric, sportive way. Immediately I stop and say “what a surprise, you are Leroy, the famous actor! From early childhood I watched you always on television”. He looks at me with his dark eyes and says to me: “but how many years do you think I have? I am also a boy, I am not so old!” Thus begins our meeting, we take a coffee in a bar in the neighborhood. At first he was a little distant, perhaps a little suspicious, he studies me and attempts to understand if one can trust me; then he says “You are a good man” and begins to tell me about his glorious past, after having been selected by the famous series Fame, which became a splash hit throughout the whole world. It doesn’t seem real: I tell him about when I was a boy, in the eighty years that I have followed him with enthusiasm on television, from a few years TV arrived in color, you think that I am jumping into the future to be able to speak, to drink together a good glass of wine and then, a look at the nature of my photographic, journalistic work, I ask him politely if I can photograph him, do a news report with him in the city of Milan, and he pleasantly agrees (to it), poses for me, strolls through the streets, speaks with folks and signs autographs; everybody recognizes him, from ladies of a certain age, who adore him, to the little children. We spend a beautiful day together, we exchange phone numbers, with the promise that we will go together to make an excellent tour of Milano, to uncover the most secret places of the city and to taste the famous risotto a la Milanese, accompanied by an optimal wine. LeRoy was a good drinking companion, I have a marvelous memory of him, of his stories of when he was in New York, his birth city, where he studied dance and acting with great passion and huge sacrifices. Then success arrived which, as it often happens, brings such pleasant things, but also such dangers, tied especially to personalities not very recommended, from which it would be necessary to keep a distance. In this my story I do not want to speak of Leroy’s private life, nor much less his problems connected with alcohol abuse. What I want to share with you is his sunniness, the beauty that he carried inside of himself and that he transmitted to others with great warmth. He became a true expert of human emotions, he recognized very well who appreciated him and respected him. He distanced himself instinctively from persons who wanted to exploit in some way his generosity. From my side I can say that I have lived with him some hours full of emotion and energy he transmitted to me I live still today, a distance of more than 15 years, in a world in this way changed by the internet and by the social (networks) that give so much but also take so much, and with business and I say it in a special way of the range of human relationships. I want to conclude by saying thanks my friend Leroy Johnson, I will remember you always and I hope my short testimony will help whoever reads it to remember this artist with affection, which has caused generations to dream more, in the world of the eighty years when things were going in a different way. I would dare say truly better than today. We want everything good for you, as the Americans are accustomed to say, “I love you, Leroy!” l attach information about Leroy from the source: Wikipedia Gene Anthony Ray (New York, May 24, 1962 - New York, November 15, 2003) was an American actor and dancer, famous for having performed the role of Leroy Johnson in the 1980 film “Fame” and the television adaptation from 1982 to 1987. Born in Harlem, New York, attended the New York High School of the Performing Arts, the inspiration for the film “Fame”, but was forced out after only one year. “This school is too disciplined for this wild child of mine,” his mother said. Ray studied dance at the Julia Richman High School, where he did the audition for “Fame” with the choreographer Louis Falco as the supervisor. He won thanks to his immense talent, free of a good academic training. In spite of the success of the film, the television adaptation of “Fame” on NBC lasted only one year before being cancelled. The show was resumed by MGM Television from 1983 to 1987. Moreover Ray appeared in the film “Out of Sync” (1995), directed by his colleague from “Fame”, Debbie Allen, and in “Eddie” a 1996 comedy with Whoopi Goldberg. In 1990 he participated in the program Raffaella Carrà Raffaella. Between 1995 and 2000 he lived in Italy, often in difficult conditions, principally in the province of Milano. He participated in the “Maurizio Costanzo Show”. Gene admitted to having had problems with alcohol and drugs and having quit indefinitely. He died November 14, 2003 from cerebral stroke.

Text translation in English language by my friend, Richard Daniel Seymour.
Thanks from all of us.

 

 

 

Gaetano Malangone
 

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